Elenco le (scarse) notizie.
Notizia numero uno (peraltro già trapelata). "Il problema del taglio di 30 milioni ai parchi nazionali è di fatto già superato". Parola della ministra, "si è trattato di un errore, guardate" ha detto alla platea (teatro Sala Umberto, vuoto per oltre la metà). Commento (mio): meglio così, ma sarò più tranquillo quando leggerò la correzione di rotta sulla Gazzetta Ufficiale. La ministro ha ringraziato per il sostegno in questa "battaglia" Federparchi - che ha ricambiato, più e più volte.
Notizia numero due. Il ministro ha salutato "con grande affetto il presidente delle Cinque Terre (agli arresti domiciliari perchè sospettato di illeciti nella gestione dell'ente parco nazionale, ndr), sperando che risolva i suoi problemi". Commento (sempre mio): poca sorpresa, la maggioranza di cui la signora Prestigiacomo fa parte non ha mai fatto del rispetto del lavoro della magistratura un suo vibrante vessillo. No, non mi pare.
Notizia numero tre. Il ministro ha aggiunto che in prospettiva sarà obbligatorio battere nuove strade per il finanziamento dei parchi, "per questo io già al mio insediamento avevo proposto che diventassero fondazioni o comunque si ricorresse ai privati". Stessa diagnosi scandita in precedenza dai compagni di maggioranza D'Alì (presidente della Commissione Ambiente al Senato) e Diaconale (presidente del parco nazionale Gran Sasso-Laga), con le sole argomentate riserve di Mario Tozzi (presidente del parco nazionale Arcipelago toscano). Commento ( ancora mio): sui parchi il centro-destra non riesce a produrre culturalmente nulla di più che il taumaturgico mantra dell'autofinanziamento. E questo denota miseria intellettuale per il centro-destra, ma soprattutto è un problema per il Paese e per i parchi.
Avanti così, facciamoci del male.