Impegnativa per numero di opere (duecentocinquanta!) e per straordinario eccentrismo, quella su Picasso a Palazzo Reale mi ha colpito. Non sono mai stato un grande fan del cubismo in genere e di Pablo in particolare, insomma, ma come si fa a non restare ammirati dall'energia creativa quasi sovrumana che riluce da tele, sculture, disegni, collage ed altre opere che non saprei nemmeno definire?
Foto, tra vincitrici e segnalate, che conoscevo bene ma rivederle in grande formato ha sempre il suo fascino ed interesse speciali.
Foto ortodosse, e meno.
"Per me la pittura è un'azione drammatica durante la quale la realtà si ritrova disintegrata".
E poi, soprattutto. "Da Van Gogh in poi, siamo tutti autodidatti - pittori primitivi, si potrebbe quasi dire. Essendo la tradizione stessa sprofondata nell'accademismo, dobbiamo riformulare un intero linguaggio. E ogni pittore del nostro tempo è abilitato a ricrearlo, dalla A alla Z".
Tra i fotografi naturalisti ognuno è libero di pensare al proprio Van Gogh di riferimento, ed io qualche idea ce l'avrei. Certo è che, pure tra montagne e lagune - e con gli hard disk belli carichi di realismo - un "rompete le righe" continua a sembrarmi sempre più salutare.