Ogni protagonista di questa bella e impegnativa avventura, vale a dire i 14 fotografi italiani coinvolti (in realtà di più, per via dell'inevitabile rinnovo strada facendo di parte della squadra), avrà tirato il suo personale bilancio.
Il mio, tutto sommato, è positivo. Sarò franco. Avrei preferito portare a casa - di questo nostro sforzo collettivo di dare grande e immaginifica visibilità a una visione local e soprattutto ben informata, e sensibile, della fotografia naturalistica - un risultato ancor più tangibile. Un libro, per esempio, oppure una mostra itinerante. Meglio ancora, tutti e due. Non ci siamo riusciti e questo lo vivo come una sconfitta personale, visto che personalmente mi sono speso in tal senso. Non è stato possibile anteporre l'urgenza del progetto ad altre valutazioni di natura personale: un classico dei lavori collettivi, insomma. Però non era scontato riuscire a coinvolgere così tante individualità, e per così tanto tempo - 30 mesi a qualcuno sembreranno pochi: a misurarli un giorno dopo l'altro, con un post nuovo di zecca quotidiano, si potrebbe cambiare idea - e invece ci siamo riusciti. E il risultato è lì, sulle pagine del sito finché resteranno online (non a lungo), con una qualità che non sta certo a me giudicare ma che non amici degli amici ma altri, a cominciare da quotate riviste del settore come Fotografia Reflex e GDT Forum, hanno valutato favorevolmente mettendolo nero su bianco.
Sulla pagina Facebook del progetto, che per il momento resta attiva e sulla quale pubblicheremo saltuariamente aggiornamenti delle nostre singole attività, la notizia è stata naturalmente accolta con disappunto da chi ci seguiva. Molti altri interventi, oltre che direttamente sul blog, si contano sulla pagina Facebook di Vitantonio (si veda il post relativo datato per l'appunto 1 aprile).
A leggere molti di quei commenti viene da pensare che forse, e sottolineo il forse, le nostre fotografie e i nostri testi avranno gettato un piccolo seme in un pubblico - quello degli appassionati italiani di fotografia di natura - dato in crescita tumultuosa. Una voglia di approfondire, un desiderio di non fermarsi alla crosta superficiale di una passione, la scoperta di una visione più libera e fresca. E a ben pensarci è lì il vero risultato, che resta anche se i siti web chiudono.
Adesso si guarda avanti. Idee nuove, l'immutata passione per la fotografia, la natura, la comunicazione. L'impegno personale e quindi civile che si declina giorno per giorno in quello che proviamo a costruire, a testimoniare, facendo bene quel che facciamo. Speriamo di riuscirci un po' meno raramente di quel che temiamo.