Dopo una decina d'anni sono tornato a fotografare - anche se solo per poche ore - uno dei paesaggi naturali più affascinanti d'Italia: la piana di Castelluccio, cuore del parco nazionale dei monti Sibillini. Una giornata assolata ma gelida, in buona compagnia, per un workshop avanzato con Giampiero, Marsilio e Michele.
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Niente centri abitati, niente strade, solo campi e boschetti a circondare un piccolo specchio d’acqua miracolosamente scampato alla “valorizzazione turistica”. Immerso nel verde dei campi nel settore orientale del parco naturale di Bracciano-Martignano, il lago di Martignano conosce una certa frequentazione solo nei mesi estivi per via della piccola spiaggia sulla sponda meridionale, che allora si affolla di bagnanti. Nel resto dell’anno è una meta di tutto relax e qualche giorno fa vi ho trovato solo un pastore con le sue pecore al pascolo. Qui il regista Luigi Comencini ambientò alcune scene del suo fortunato Pinocchio televisivo (1971) con Nino Manfredi, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Le acque di Martignano ospitano ancora lucci e persici reali, oltre a più comuni carpe, tinche e latterini. Molte le specie di uccelli che vi si possono osservare. Il picchio verde nidifica sui salici lungo le sponde, anatre e folaghe e tuffetti sono una presenza costante, tassi e istrici frequentano gli anfratti più appartati e comunque preferibilmente nelle ore notturne. L'altro giorno ho visto molti svassi maggiori, una sessantina di fischioni e una ventina di fistioni turchi. A quest'ultima specie il parco negli anni scorsi ha dedicato nel mese di febbraio una giornata di studio e osservazione in natura.
Quanto alle foto, i colori dell'autunno ci sono ancora - almeno a cercare bene - e allora mi sono dedicato a loro. Inviato da una rivista per un reportage autunnale, ho trascorso qualche giorno al parco nazionale del Pollino. Ogni volta che torno in quei luoghi, tra Basilicata e Calabria, tornano a galla sensazioni e riflessioni per me non nuove: la straordinaria bellezza di molti siti naturali, la solitudine che incredibilmente ancora li avvolge - dopo decenni e decenni di promozione turistica, montagne di denaro pubblico spese, migliaia di convegni e spot e fiere - e l'arretratezza culturale che li circonda. Quest'ultimo punto mi coinvolge particolarmente, forse per le origini meridionali della mia famiglia.
Proprio sul Domenicale del Sole 24 Ore scorso veniva annunciata una ricerca del Censis che sancisce nientemeno che il primato assoluto della Calabria tra tutte le regioni europee per patrimonio culturale disponibile, soprattutto per quello archeologico. Anche in materia di natura, luoghi come l'Aspromonte e lo stesso Pollino sarebbero in grado di imporsi facilmente in una ipotetica classifica del valore naturalistico e paesaggistico a livello continentale. Eppure. A distanza di qualche anno sono tornato per due giornate sulla Majella, per un workshop avanzato e per la sua preparazione. Una manciata di ore sul campo per un territorio enorme, e di straordinario valore naturalistico. Bisogna tornare.
Sono appena tornato dal Photo Tour alle Foreste casentinesi di quest'anno. Quasi quattro giorni dedicati ai colori dell'autunno, tra Emilia-Romagna e Toscana, con macchina e cavalletto alla mano e tanta creatività. Con Consuelo, Luana, Mauro e Stefania ci siamo divertiti - proprio tanto, direi! - a interpretare il tema nelle sue infinite varianti lasciando a casa i trucchi barbosi delle foto "taroccate" con Photoshop, ma piuttosto giocando con punto di ripresa, profondità di campo, luce, vento. W la fotografia! Leggete ogni tanto questa pagina? Oppure ci siete capitati per caso?
Comunque siate arrivati qui, se non avete mai partecipato ad un workshop di fotografia naturalistica e siete curiosi/e, ho appena programmato un appuntamento che può interessarvi! Save the date: è per domenica 2 novembre! Trovate tutto qui, io vi aspetto! Mai assaporato i colori del Grande Nord, quando le giornate iniziano ad accorciarsi e la luce del cielo avvolge il paesaggio come un grande pannello riflettente? Dal 19 al 28 settembre sono stato in Islanda per il secondo Photo Tour di quest'anno sull'isola. Ancora un'esperienza di viaggio esaltante, resa unica - oltre che da un fantastico gruppo, grazie amici! - dalle atmosfere e dalle luci che questo periodo dell'anno sa offrire a quelle alte latitudini. Come nel viaggio dell'anno scorso, effettuato a giugno, abbiamo esplorato il settore meridionale dell'isola perlopiù lungo la costa senza però privarci della grande emozione di visitare una delle aree più interessanti del Paese: quella di Landmannalaugar, tra i gioielli paesistici del Vecchio Continente. Tante le aree che abbiamo visitato, aprendo i nostri cavalletti davanti a spettacoli ogni volta diversi. La fotografia è davvero un mezzo formidabile per esprimere le nostre emozioni! Anche stavolta il tratto centrale dell'itinerario non ha deluso. Location assolutamente uniche, il solito meteo islandese estremamente mutevole, la concentrazione che solo un gruppo di tutti fotografi può concedersi, ci hanno fatto divertire e produrre immagini impossibili a farsi altrove. Per i miei compagni di viaggio, davvero un'occasione unica per mettere in pratica e perfezionare tutte le nozioni apprese al mio Corso! Arrivare alla laguna glaciale di Jokulsarlon anche stavolta è stata un'emozione indescrivibile. Venendo da ovest nulla s'immagina fino all'ultimo momento, quando la strada scavalca il canale sul ponte e davanti ai tuoi occhi si apre uno spettacolo mai visto prima. Stavolta ho potuto prevedere tutto e non mi sono perso prima il silenzio e gli sguardi attoniti e poi le esclamazioni incredule dei miei compagni ... Ed anche ad un'altra non lontana laguna, sempre creata dall'immensa calotta glaciale del Vatnajokull, seppure per il poco tempo a disposizione lo spettacolo si ripete. Lasciamo l'isola carichi di sensazioni che ci porteremo dietro a lungo. Almeno, fino alla prossima Islanda!
Negli ultimi mesi, con alcuni amici (in primis Vitantonio Dell'Orto ed Ugo Mellone, poi tanti altri), ho lavorato alla realizzazione di un nuovo progetto. Si chiama Genius loci, ma cos'è? Un blog di fotografia naturalistica. Un sito dove ogni giorno viene pubblicata una nuova immagine. Un luogo del web dove leggere le fotografie, assaporarle, scrutare cosa c'è dietro di loro, confrontarsi con le emozioni - e la tecnica, la percezione, la sensibilità - dei loro autori. Un progetto per portare avanti una concezione della fotografia di natura fondata sulla conoscenza & sulla confidenza col proprio territorio, un modello agli antipodi della ripresa mordi-e-fuggi, della rincorsa all'esotico, del primato della post-produzione che tutto rende possibile. E ancora. Un posto dove ragionare di fotografia & comunicazione, natura & conservazione, etica & divulgazione. Esisteva già un luogo simile in Italia? Secondo noi, no. Non con la freschezza, la quotidianità, l'onestà, la coralità, la passione che vogliamo contraddistinguerà Genius loci. Genius loci - lo spirito del luogo - ha visto la luce il primo giorno di ottobre ed è dunque on line. Vi trovate già diverse immagini, ciascuna commentata ed arricchita con le parole del rispettivo autore. Siamo in 14, tutti ammalati della stessa passione. Tutti italiani - ma uno sta a Viareggio, uno a Bressanone, uno in Norvegia, uno al Delta del Po, uno in Andalusia, uno in Svezia, uno a Roma, uno ... Presto arriveranno altri contributi e su quelle pagine ne vedremo delle belle. Seguiteci! Dopo una bella, bellissima pausa estiva - sono tra quelli che amano il proprio lavoro, ma per fortuna c'è anche altro nella vita - si riprende a pieno regime.
Tra le non poche cose che mi hanno impegnato in queste ultime settimane, che via via renderò pubbliche per promuoverle come posso e com'è opportuno, c'è il restyling del mio sito. Ogni tanto cambiare è bello.
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Un paradiso da scoprire per tutti gli appassionati di natura. Un libro dedicato a una delle aree sorprendentemente più ricche di biodiversità dell'Italia centrale. Qui il comunicato stampa del Wwf Italia. Per maggiori informazioni scrivimi. La mia pagina Facebook
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August 2019
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