Sui crinali in alto la neve resiste. Si cammina a fatica, zigzagando tra i faggi e spuntoni di roccia, seguendo a fatica l'orientamento nel susseguirsi di rilievi e avvallamenti mentre segui un branchetto di codibugnoli che si spostano festosi da una chioma all'altra. Ah, per chi trova lassù il paraluce di un 100-400: è mio !
Più in basso il mantello delle foglie secche ricopre il suolo del bosco. E' lì che una fatta assai recente di lupo troneggiava in un piccolo spiazzo, di quelli creati dai taglialegna. Gli ispidi peli neri del cinghiale erano ben evidenti, e l'odore di selvatico impressionante.
Brivido. Mi sono seduto e guardato attorno a lungo. Immaginata la scena di caccia, forse di notte o forse no, chiusa dai grugniti acuti dell'ungulato mentre i compagni s'allontanavano di corsa senza poter fare nulla. Poi ho ripreso il sentiero ma il bosco non era lo stesso.